mercoledì 22 dicembre 2010

Progetto URBIS

Il 21.12.2010 si è svolto a Roma, presso lo studio dell'arch. Brunello Berardi, un intenso incontro seminariale che ha ripercorso la storia ventennale del progetto URBIS, una soluzione integrata al problema della viabilità dell'XI Municipio, che colpisce l'intero quadrante di Roma sud-ovest. Al di là della situazione specifica, il progetto è paradigmatico per il tipo di approccio a una situazione comune a molte città italiane, dove il traffico di scorrimento viene a passare su arterie inadeguate perché storicamente destinate ad usi locali, a causa di costrizioni urbanistiche stratificatesi col tempo o per ragioni orografiche. Anche la storia del progetto e dei suoi molti accidenti burocratici è stata assai istruttiva a riguardo della complessità "para-urbanistica" della quale inevitabilmente il professionista deve saper tenere conto per giungere in porto col proprio lavoro.

L'Arch. Brunello Berardi mentre illustra il progetto ad alcuni dei partecipanti.
 Il quadro
L'XI Municipio di Roma è una sorta di cul-de-sac, chiuso a ovest dal Parco dell'Appia Antica, a nord dal vallo ferroviario pontificio, a est dalla ferrovia e dall'acquedotto Claudio-Felice. Il suo tessuto urbano è compatto, e risale ai primi del Novecento. Dal 1985 il quartiere ha perduto il suo staus di "isola" rispetto ai flussi automibilistici, per trovarsi sottoposto a un traffico di attraversamento molto intenso proveniente da Sud, e precisamente dalla via Cristoforo Colombo e da Viale Marco Polo, due importantissime assi di scorrimento veloce che raccolgono un'utenza enorme. Entrambe queste assi, non avendo alternativa, sfociano nel quartiere attraverso via Cilicia, per collegarsi alla Tangenziale che li dirige verso Nord.
L'arch. Berardi venne incaricato di trovare una soluzione alla riduzione delle caratteristiche di vivibilità del quartiere a un inferno di "non-luogo" (traffico, rumore, inquinamento, scomparsa degli spazi sociali, ecc.) nel 1989, quando la tensione sociale aveva portato a proteste pubbliche dei cittadini, blocchi stradali, ecc.

L'analisiL'analisi del territorio non lasciava possibilità di intervento: il traffico non poteva certo essere deviato attraverso il parco vincolato dell'Appia Antica, e ormai Viale Marco Polo e la Cristoforo Colombo erano tracciate nel loro sbocco sul quartiere. Anzi, ad esse è già previsto che si aggiunga una terza via di sfogo proveniente da Roma Ovest. Berardi portò la sua attenzione sull'antica ferrovia pontificia, che è interrata in un vallo. Tale vallo forma una linea impermeabile al traffico, un taglio urbanistico lungo e profondo che si dirige verso Nord

La soluzione
Il progetto prevede di sfruttare tale vallo, di interrarlo ulteriormente, coprirlo con una piastra attrezzata a verde recuperando 6000 mq, e di portare sotto terra, a costi ridotti rispetto a quelli di un tunnel tradizionale: a) il traffico ferroviario, in previsione della sua trasformazione in servizio metropolitano (livello più profondo); b) il traffico di scorrimento automobilistico (livello terzo); c) parcheggi per ca. 95000 mq (secondo livello); d) servizi e transito pedonale (primo livello). Tale soluzione a zoning verticale si allaccia al sistema viario di Roma, entrando a far parte dell'anello interno di scorrimento veloce su rotaia e su gomma che da 50 anni si ritiene necessario realizzare per liberare la Capitale dal traffico e permettere ai suoi mezzi pubblici di funzionare in maniera decente. I lavori sono studiati in modo da non impedire il funzionamento ferroviario. Hanno partecipato alla realizzazione del progetto, dando parere favorevole, Ferrovie dello Stato, Comune di Roma, Metro Spa, Ministero dei Lavori Pubblici.

L'Arch. Brunello Berardi mentre illustra il progetto ad alcuni dei partecipanti.

L'incontro ha permesso di vagliare il progetto, proporre delle varianti, e predisporre uno studio di approfondimento, per innestare alla problematica socio-urbana, affrontata di solito in termini classici, il punto di vista biofilico. Stiamo predisponendo una collaborazione per adeguare il progetto alle condizioni odierne, nel contesto di un corso di formazione utile alla città e agli studenti che vi prenderanno parte.
Stefano Serafini
Direttore Gruppo Salingaros

Nessun commento:

Posta un commento